Si è tenuto a Bruxelles il terzo “Forum Europeo del Riso”, evento promosso da Ente Risi che ha visto confrontarsi agricoltori, industriali, associazoni di categoria ed eurodeputati dei Paesi europei produttori di riso.
Al Forum ha partecipato anche una delegazione di Confagricoltura, guidata dalla vicepresidente Elisabetta Falchi.
Dal Forum è stato ribadito il fatto che il riso contribuisce in modo significativo allo sviluppo equilibrato dell’ecosistema ed alla tutela della biodiversità. Proprio per queste ragioni, è stato sottolineato dall’incontro, è importante un confronto all’interno di un’alleanza trasversale per tutelare il comparto e le produzioni di riso europee dalle importazioni, sempre maggiori, da Paesi Terzi, creando sinergie nell’ambito della Politica Agricola Comune.
<< Il risultato del forum si può considerare un successo – ha affermato il presidente di Confagricoltura Alessandria e componente della Giunta nazionale, Luca Brondelli – E’ stata approvata una piattaforma condivisa di posizioni che trova tutto il nostro consenso. Occorre ora consolidare il risultato storico della clausola di salvaguardia che ha imposto dazi temporanei sul riso Indica importato nell’UE da Cambogia e Myanmar, ma va migliorata adeguando la normativa di riferimento e rafforzando i controlli da parte degli Stati membri>>.
La Commissione Europea è stata inoltre sollecitata a completare l’indagine sul rispetto dei diritti umani in Cambogia ed avviarne urgentemente un’analoga in Birmania, finalizzata alla sospensione delle concessioni commerciali.
Dal Forum è emersa anche la proposta di rendere il riso un “prodotto sensibile” e di valorizzarne il contributo ambientale, nonché di introdurre l’obbligo di indicazione dell’origine a livello europeo ed una normativa comune, all’interno dei Paesi dell’Unione Europea, riguardo all’utilizzo dei prodotti fitosanitari.
<<Confidiamo – ha concluso Luca Brondelli – che le intese condivise con tutta la filiera europea costituiscano l’agenda dei lavori della politica e delle istituzioni per arrivare a un assetto più equilibrato del mercato europeo a favore dei nostri risicoltori e di tutta la filiera>>.