Anche quest’anno il festival teatrale “Paesaggi e oltre” si è chiuso con un grande successo di pubblico e di critica. Sono stati oltre duemila gli spettatori che hanno seguito il festival nei dieci appuntamenti, dal 13 luglio al 25 agosto, che si sono svolti nelle terre delle Langhe e del Roero, patrimonio dell’umanità UNESCO.
La diciottesima edizione del festival è stata promossa dalla Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato con i contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Fondazione Cassa di Risparmio di Torino ed il patrocinio dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivincioli di Langhe-Roero. L’intero progetto ha avuto la direzione artistica e organizzativa del Teatro degli Acerbi.
La risposta del pubblico è stata addirittura superiore alla disponibilità dei singoli luoghi e siti, con grande interesse di istituzioni, media ed addetti ai lavori, un grande riscontro il festival ha suscitato tra le compagnie ospitate, alcune internazionali, che sono rimaste sorprese dalla bellezza dei luoghi, dal progetto artistico e dalla qualità e l’attenzione del pubblico.
Sono state molto apprezzate anche le “pillole di passaggio” che hanno preceduto alcuni appuntamenti e che sono state condotte da Roberto Cerrato, dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero, con degustazioni e racconto dei vini del territorio.
Grande curiosità e adesione di pubblico ha avuto il “passaporto Paesaggieoltre” in cui i visitatori collezionavano un timbro di visto per ogni evento. Vincitrice di questo “passaporto” è stata la signora Mariella Rizzotti, che ha assistito a tutte le tappe del festival che sarà premiata in autunno, insieme a quattro spettatori che hanno assistito ad otto tappe del festival.
Commentano il Presidente della Comunità Collinare Carlo Mancuso e i sindaci: <<Un palco sulle colline tra Langa e Monferrato, una porta aperta sul paesaggio vitivinicolo Patrimonio dell’Umanità da cui guardare oltre. Anche questa estate il pubblico ha accolto l’invito a percorrere un nuovo viaggio alla scoperta di questo sorprendente territorio: artistico, paesaggistico e storico. Dieci angoli di mondo da ri-scoprire insieme. E ancora tanti da ri-scoprire. Un festival che piace e crea curiosità, attesa, seguito e apprezzamenti>>.
Aggiunge Massimo Barbero del Teatro degli Acerbi: <<Non credevamo davvero che si potessero migliorare ancora i numeri del festival, in rapporto ai luoghi ospitanti. La risposta e l’attenzione del pubblico ci hanno emozionato di tappa di tappa e ci pongono nuovi, stimolanti, obiettivi. Molti dicono che non c’è pubblico a teatro ed in particolare ai festival… questo progetto ha il ‘problema’ inverso. Un’eccellenza nata e coltivata sul nostro territorio paesaggistico in rapporto a quelli circostanti, di rilievo regionale, che stimola davvero il turismo culturale, con sullo sfondo il paesaggio patrimonio nostro e dell’umanità, tanto richiamato ma poco ‘interpretato’ e cercato>>.