La prima regione ad iniziare la vendemmia ‘19 è in questi giorni la Sicilia, ma la produzione entrerà nel vivo intorno al 20 di agosto. Il Centro Studi di Confagricoltura segnala che la quantità è in diminuzione rispetto al raccolto dello scorso anno.
La vendemmia di quest’anno segnerà un calo medio della produzione del 6%, ma grazie alle condizioni climatiche dei mesi scorsi (primavera fredda e piovosa, inizio d’estate caldo e secco) la qualità dell’uva è ottima e potrebbe dar vita a vini eccellenti.
Il settore vitivinicolo è di grande importanza per l’economia italiana, sono ben trecentomila le aziende con vigneti con una superficie complessiva di 652mila ettari ed un fatturato di 10 miliardi di Euro.
Settore che riveste importanza anche per quanto riguarda l’esportazione, che lo scorso anno è cresciuta del 5,2% trainata dagli spumanti (+8,2%).
Il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello, titolare di Tenuta Guazzaura a Serralunga di Crea e viticoltore dichiara: «In Piemonte la vendemmia si prospetta di ottima qualità e con quantità più consone rispetto alla media, dopo una vendemmia 2018 abbondante” e precisa: “Come sempre sarà decisivo il clima delle ultime settimane per definire meglio i parametri qualitativi delle uve piemontesi. Certo è che la vitivinicoltura è uno dei settori che più sta risentendo dei cambiamenti climatici in atto, rendendo indispensabili le moderne tecniche di gestione del vigneto che fanno sempre più ricorso all’innovazione e al precision farming».