Varazze è uno dei comuni al voto il 26 maggio in cui la sfida elettorale si preannuncia tra le più interessanti e combattute. Abbiamo intervistato Elsa Roncallo, candidata a sindaco con la lista “Vola Varazze” che ci ha parlato del suo programma e della valutazione dell’amministrazione uscente.
Dott.ssa Roncallo quando è nata la scelta di candidarsi sindaco?
Circa tre mesi fa, dopo la scelta del locale circolo del Partito Democratico di appoggiare il sindaco uscente Alessandro Bozzano. Questa scelta non è stata condivisa da una buona parte dello stesso circolo. Io stessa ho fatto parte per anni del PD prima di uscirne nel 2015 a seguito del cosiddetto “Patto del Nazareno”, da me e da molti altri contestato e che invece sembra apertamente riproporsi nella candidatura di Bozzano.
La sua lista “Vola Varazze” come si compone?
È una lista realmente civica e apartitica, su sedici persone una sola ha una connotazione partitica. Il resto vi sono molti giovani e donne che hanno come interesse comune il rilancio della città. Lo stesso non si può dire della lista del sindaco che, malgrado dichiari ai giornali che è civica, in realtà comprende persone apertamente iscritte al PD, ai partiti di destra e anche al M5S…
Come valuta i cinque anni dell’amministrazione di Bozzano?
Estremamente negativa. Da un lato mi ha ricordato le giunte della Prima Repubblica in cui c’erano quattro anni di immobilismo e poi all’ultimo anno si annunciavano progetti faraonici.
Basta fare un giro per la città per vedere il declino di Varazze che, fino a non troppi anni fa, era un nome prestigioso a livello turistico. Solo per citare un fatto in cinque anni il comune di Varazze non ha partecipato a nessun bando europeo, perdendo così fondi ingenti in periodi di tagli agli enti locali.
Quali sono stati i principali errori dell’amministrazione uscente?
Tantissimi errori, a cominciare dai lavori del retroporto. Oggi si stanno abbattendo i capannoni dell’ex Cantiere Baglietto, bene, peccato però che questi lavori siano fatti a pagamento da una ditta, qui siamo davanti ad oneri di urbanizzazione che dovrebbero essere dati e non a carico del comune.
Poi giudico estremamente negativa la gestione dei rifiuti, svolta in modo peggiore rispetto agli altri comuni. Altre criticità riguardano l’area sportiva, in cui il comune ha fatto un accordo a perdere con Celle Ligure. Molto deludente anche l’abbattimento delle barriere architettoniche, di cui l’amministrazione sta sbandierando i risultati, si sono state fatte, ma non dove erano più necessarie per esempio davanti al comune o nel marciapiede che va dal centro alla stazione ferroviaria, oggi inaccessibile alle persone disabili.
Infine è assurda la collocazione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco sul Lungomare e soprattutto è stata un completo disastro la gestione della cultura, fino a pochi anni fa avevamo eventi di respiro nazionale come la “Città delle Donne” e il “Festival Mandolinistico” oggi tutto perso .
Quali giudica gli interventi principali per la città di Varazze una volta eletta sindaco?
Innanzi tutto iniziare a ricontrattare i bandi sulla zona dell’AT-1 che è stata divisa in due parti, in cui quella non toccata è quella più problematica in quanto sorge su un ex conceria sicuramente da bonificare.
Poi è necessario risolvere il problema dei parcheggi che sta diventando insostenibile, come lista “Vola Varazze” intendiamo avviare l’iter per un progetto di un parcheggio sotterraneo nel piazzale della Chiesa che darebbe respiro alla viabilità cittadina, togliendo così il sistema di “sosta selvaggia” soprattutto il sabato giorno di mercato.
Nell’immediato è necessario inoltre l’individuazione di un’area parcheggio in località Salice con l’istituzione di un bus navetta, in particolare il fine settimana, che la colleghi con il centro.
Bisogna poi cambiare il sistema di raccolta dei rifiuti, riorganizzando le soluzioni attuali e abbattere diverse barriere architettoniche. Infine è da risolvere la questione del mercato, l’idea del sindaco di spostarlo anche in piazza Dante ora in fase di restauro vorrebbe dire deturpare quella piazza, più di quanto non abbiano fatto i volumi edificati: come sappiamo bene oggi le bancarelle non espongono più i prodotti tipici artigianali delle fiere di una volta. Bisogna ripensare il mercato lasciandolo però allo stesso posto.
Al momento che clima c’è in città riguardo alla campagna elettorale?
Vediamo un buon interesse dei cittadini alle nostre proposte, certo bisogna superare quel brutto clima nazionale di rassegnazione e disaffezione alla politica in cui le frasi ricorrenti sono “tanto sono tutti uguali” o “la politica non mi interessa più” perché questo porta ad un degrado della stessa.
Ho trovato molto interessante il lavoro svolto dagli scout che hanno realizzato un questionario ai cittadini sulle necessità per la città e ne hanno sottoposto i risultati a noi candidati sindaco per sentire come pensiamo di farvi fronte.
Quale fra i tre avversari giudica come il più “temibile”?
Non sono preoccupata da nessuno dei tre. Massimo Lanfranco è una persona professionale ma ha un programma, che ricalca molto quello nazionale del M5S, in cui vi sono punti irrealizzabili come il “cemento zero”. Enrico Caprioglio è un professionista stimato ed una brava persona ma si vede apertamente che è un tecnico scelto da alcune categorie professionali ed è estremamente legato agli imprenditori locali. Infine il sindaco Alessandro Bozzano come ho detto prima ha fatto anni di fumo negli occhi ed è andato avanti nella politica del “tiriamo a campare” portando la città al declino che vediamo oggi.
Fabio Mazzari