Il ritorno in campo di Giancarlo Campora, sindaco dal 2004 al 2014
Campomorone è uno dei comuni che andrà al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale il prossimo 26 maggio.
Per la maggioranza uscente abbiamo un ritorno, quello di Gian Carlo Campora, già primo cittadino dal 2004 al 2014 che in questa intervista a “Limonte News” ci spiega il perché della scelta di ricandidarsi dopo cinque anni e del programma per Campomorone.
Quando è nata l’idea di ripresentarsi come candidato sindaco dopo cinque anni “sabbatici”?
È stata una scelta condivisa con l’amministrazione uscente di Paola Guidi, che aveva già deciso da tempo di non ricandidarsi, e con tanti amici che hanno sostenuto questa avventura.
Rispetto al periodo 2004-14 per i comuni sono cambiate molte cose, dalla soppressione delle province ai tagli dei fondi statali a causa della crisi…
Purtroppo la situazione è cambiata in peggio. Durante il mio mandato avevamo il problema del “Terzo Valico” ed abbiamo lavorato molto su quello. Oggi i tempi sono cambiati, le risorse sono poche ma proprio per questo bisogna lavorare molto sui progetti, cercando di ottenere il più possibile fondi statali, europei e regionali, con la capacità di mettersi in gioco e cercare di raccogliere quanto più possibile.
Ha parlato del “terzo valico”, nel 2014 la campagna elettorale a Campomorone era molto accesa e quasi monotematica su di esso, con toni duri, oggi la situazione com’è?
Il Terzo Valico rimane sempre “il problema” del nostro territorio: i cantieri ci sono e bisogna controllare e vigilare perché i lavori vengano fatti a regola d’arte, con il rispetto della correttezza che fino ad oggi c’è sempre stata. Ovviamente non siamo più nella fase critica dell’avvio, i disagi, per fortuna, sono stati molto limitati e adesso stiamo raccogliendo delle opportunità da esso.
Proprio parlando di oneri compensativi cosa è previsto per Campomorone?
Se mettiamo i pro ed i contro sulla bilancia per noi è a favore, con gli oneri compensativi ad esempio viene allargata la strada di Santa Marta che sarà fondamentale per le aziende del territorio e che libererà il centro di Campomorone dal traffico. A breve partiranno anche i lavori per i nuovi parcheggi nel centro paese che sono fondamentali, senza dimenticare che ci saranno per i cittadini aree verdi e per i bambini nuove aree giochi.
Quali sono i progetti del programma per i prossimi cinque anni?
A Campomorone dobbiamo lavorare molto per rendere attrattivo il nostro comune. Abbiamo aree centrali abbandonate con enormi potenzialità come la Saliera. Accanto a servizi prettamente culturali, come il polo museale, potremmo utilizzare la struttura per spostarci la biblioteca comunale. I monumenti sono importanti ma vanno resi vivi. All’interno di una struttura come la Saliera c’è inoltre spazio per attività commerciali e artigianali. Campomorone può e deve rendersi attrattivo per le famiglie e le imprese, se vengono a stabilirsi da noi aiutiamo tutta la vallata. Servono però degli incentivi per chi si trasferisce a Campomorone o mette la sede dell’azienda.
Qual è la sua opinione su un possibile futuro comune unico della Val Verde unendo Campomorone con Ceranesi? La sindaco di Ceranesi Molinari due anni fa disse che è un percorso inevitabile…
Sono dello stesso parere. È una cosa a cui alla fine arriveremo, bisogna però iniziare con la politica dei piccoli passi, mettendo insieme i servizi, cosa che si sta già facendo e che fa ben sperare. La prospettiva è sicuramente quella di arrivare ad un’unica realtà amministrativa che porterà anche vantaggi per la popolazione come i maggiori servizi, nonché un maggior preso verso le istituzioni maggiori come la regione. La prospettiva di lavoro futuro è tra Campomorone, Ceranesi ed il Municipio Val Polcevera.
Riguardo alla lista che la sosterrà ci sono già i nomi?
Si, sarà in lista la sindaco uscente Paola Guidi e diversi nomi dell’amministrazione uscente come Alberto Garoscio, Andrea Daffra, Elena Maroglio ed Ermina Rebora, ma ci saranno anche diverse novità. Abbiamo cambiato il nome, che è “Campomorone la nostra comunità” abbiamo in lista molte donne e giovani. La lista è di area progressista, costituita da persone che hanno a cuore il nostro comune e che si riconoscono negli ideali repubblicani ed antifascisti della Costituzione.
Rispetto a cinque anni fa gli avversari sembrano meno agguerriti, cosa ne pensa?
Onestamente lavoro molto sulla mia lista e guardo poco cosa accade in casa d’altri. Al momento so che ci saranno altre due liste, una appoggiata dal M5S e una dalla destra.
Fabio Mazzari