La Giunta Regionale ha adottato la delibera per riconoscere alla Provincia di Alessandria l’IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico).
Domenico Ravetti, capogruppo del Partito Democratico e promotore dell’iniziativa spiega «Per la salute e l’ambiente questa è una scelta storica».
L’inquinamento continua a rappresentare un pericolo per la salute, come spiega il rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente: esso aumenta le spese mediche e riduce la produttività nei vari settori dell’economia.
Il rapporto annuale 2019 di Legambiente “Mal aria” ha emerso che in ben 55 città si sono superati i limiti giornalieri per le polveri sottili. Alessandria è risultata al quinto posto in questa poco edificante classifica, davanti a Milano e Torino.
Le principali cause dello sforamento sono date dal riscaldamento domestico, dalle industrie, dalle pratiche agricole e dall’utilizzo dell’automobile.
In Provincia di Alessandria è anche preoccupante il dato sull’incidenza di tumori connessi a fattori ambientali, in particolare quelli sul mesotelioma, con picchi di 50 casi all’anno contro una media nazionale di tre. Come è noto il territorio alessandrino ha visto per decenni la presenza della fabbrica “Eternit” con la lavorazione delle fibre di amianto.
In questa zona, negli ospedali e sul territorio, i nostri professionisti sanitari hanno consolidato un’esperienza nella ricerca scientifica di grande livello; gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico sono gli strumenti adeguati per svilupparla maggiormente.
In Italia ne esistono 49 e solo una in Piemonte: la struttura privata di Candiolo.
La Giunta Regionale, con l’assessore Saitta e il Presidente Chiamparino, ha adottato la delibera fondamentale per avviare formalmente il riconoscimento di IRCCS all’ASO di Alessandria in collegamento stretto con il presidio ospedaliero dell’ASL AL di Casale Monferrato.
I benefici saranno molteplici: la ricerca scientifica sulle patologie ambientali caratterizzerà in positivo la qualità delle cure, rappresenterà un volano per lo sviluppo economico locale e aumenterà la capacità di attrarre risorse pubbliche e private e partnership con l’esterno.
Negli 850 anni dalla fondazione della città di Alessandria e nel tempo della sfida casalese all’amianto, dopo l’avvio del corso universitario di medicina, con l’Istituto di Ricerca il nostro territorio svolta e scrive in positivo una nuova storia.