Colture cerealicole allo stremo a causa della siccità primaverile

Grani e orzi in pieno stress da deficit idrico; foraggere in piena stasi vegetativa. Terreni spaccati quasi fossimo in estate, lavorazioni rese difficoltose dalla polverosità del suolo. Ecco il panorama dell’agricoltura alessandrina di questi giorni.

Possibili conseguenze: semine primaverili a rischio e produzioni delle colture a semina autunnale compromesse. Responsabili? La carenza di piogge che ormai stiamo registrando da parecchie settimane.

I dati delle stazioni meteorologiche della rete regionale non mentono: la stazione di Quargnento registra dal 1° gennaio 40.8 millimetri di pioggia e gli ultimi eventi superiori a 0.2 millimetri si sono verificati nei giorni 1°, 2 e 3 febbraio con una pioggia cumulata di 33.6 millimetri. La situazione a Castelnuovo Scrivia è leggermente migliore: 74.4 millimetri dal 1° gennaio con una pioggia di 15.4 millimetri nella notte tra il 17 e il 18 marzo, ma dai primi giorni di febbraio (proprio come a Quargnento) nessuna caduta di pioggia superiore a 0.2 millimetri. A Novi, invece, la situazione appare migliore sotto il profilo della piovosità totale che fa registrare ben 156.6 millimetri, 148.8 dei quali caduti tra l’inizio dell’anno e il 3 febbraio.

«Le colture cerealicole sono allo stremo – afferma il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello – Le normali pratiche agronomiche del periodo primaverile sono difficoltose e il loro esito produttivo incerto. Come se non bastasse gli agricoltori incontrano gravi difficoltà nella preparazione dei terreni per le prossime semine primaverili. Si rivela quanto mai necessario un piano di investimento per la creazione di nuovi invasi e strutture irrigue che consenta di immagazzinare l’acqua nei periodi di maggior piovosità e gestire meglio l’irrigazione in estate».

La situazione di emergenza idrica è stata aggravata dalle elevate temperature registrate a partire dallo scorso mese di febbraio e dai venti che hanno asciugato la poca umidità presente nei terreni.

«Le previsioni non sono per nulla rassicuranti – aggiunge Cristina Bagnasco, direttore  di Confagricoltura Alessandria – Ancora tempo bello e stabile per i prossimi 15 giorni. Situazione che in un’annata normale avrebbe posto le basi per un’ottima campagna agraria, ma che quest’anno rappresenta un accrescimento di condizioni già estremamente gravi».

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Pubblicato da limontenews

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