Negli ultimi anni l’interesse per le cure naturali è aumentato esponenzialmente, vuoi per consapevolezza, per necessità o per moda. Grazie a questa tendenza c’è stata un’ondata di “terapie” alternative o naturali provenienti da tutto il mondo e oggi viviamo in una Jungla del Benessere in cui non è sempre facile orientarsi. Per questo oggi parleremo di 3 strumenti molto utilizzati che spesso vengono, in buona fede, confusi tra loro con un breve accenno dei pro e dei contro.
L’Erboristeria e la Fitoterapia sono metodi di “cura” a base di erbe e si basano sull’uso della pianta e dei suoi estratti (tisane, tinture idroalcoliche, oleoliti, compresse, gemmoderivati, polveri ecc.). Questi approcci integrano il sapere popolare delle tradizioni rurali e delle antiche Scienze con la moderna ricerca scientifica, fino ad arrivare all’uso moderno dei singoli principi attivi estratti dalle piante.
Considerazioni: l’erboristeria è supportata dalla ricerca e dall’uso millenario di diverse piante endemiche e di altre parti del mondo. D’altro canto anche l’erboristeria oggi soffre di mode ingannatrici (vedi curcuma + piperina come falso dimagrante) in un panorama dove non tutte le erboristerie sono gestite da erboristi titolati e competenti e, nel mondo online, spesso si trovano informazioni sbagliate, incomplete e che non tengono conto della specificità della persona e delle possibili interazioni con i farmaci che, eventualmente, assume.
Con Omeopatia ci riferiamo a un sistema di cura creato dal medico tedesco del XIX secolo S. Hahnemann e alle sue successive evoluzioni. In questo approccio vengono usati farmaci omeopatici contenenti acqua “informata” con diverse sostanze, spesso tossiche se ingerite tali e quali, diluite decine, centinaia o migliaia di volte. Secondo gli omeopati, in base al prodotto e all’approccio omeopatico utilizzato, i prodotti andrebbero a stimolare i sistemi di auto-guarigione della persona stimolandone la vitalità intrinseca accelerando o “risolvendo” i sintomi.
Considerazioni: benché esistano diverse testimonianze e studi empirici di applicazione dell’omeopatia con persone, animali e piante, attualmente questa non è riconosciuta dalla medicina ufficiale.
Rimedi naturali, come si può intuire, è un termine che può racchiudere tutto e niente. In generale ci si riferisce a questi come ai “rimedi della nonna” con l’accostamento di elementi derivanti dall’erboristeria, floriterapia di Bach, omeopatia, naturopatia e tanto altro.
Considerazioni: se questo termine denota un’apertura agli approcci naturali e alla medicina complementare (termine che preferisco rispetto ad alternativa) d’altra parte crea un minestrone di approcci basati solitamente sul passaparola che spesso, a differenza dei veri rimedi della nonna o della medicina popolare, non hanno la base di una reale tradizione empirica comunitaria o riscontro nella ricerca scientifica.
Per concludere questo primo viaggio di consapevolezza nella “Jungla del Benessere” raccomando a tutti i lettori di fare riferimento a professionisti seri e qualificati e ricordo che non sono necessari grossi fronzoli e prodotti accattivanti per camminare serenamente sulla strada del proprio ben-essere.
Le informazioni contenute nel presente articolo hanno fine divulgativo e non sostituiscono in ogni caso il parere medico o di altra figura professionale competente.
Marco Fossati, genovese laureato in Scienze Erboristiche all’Università di Pisa studia e pratica da anni approcci complementari alla salute umana puntando a una visione integrata della persona e del suo benessere psico-fisico. Tiene incontri divulgativi e pratici sulle erbe, sulla meditazione, sull’importanza della “Intelligenza Ecologica” e della connessione con la Natura e conduce corsi formativi di Access Consciousness Bars®.