Lo spettacolo porta in scecna le memorie di Ebrei nel tragico periodo 1938-45
Domani e venerdì l’amministrazione comunale di Campomorone, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Campomorone e Ceranesi organizza due rappresentazioni dello spettacolo “Razza di Italiani – Memorie di Ebrei nell’Italia fascista” a cura del Teatro dell’Archivolto di Genova. Allo spettacolo che si terrà alle ore 10:00 parteciperanno oltre duecento ragazzi.
Lo spettacolo, per la regia di Giorgio Scaramuzzino e i testi dell’ebraista Matteo Corradini affronta il tema delle leggi razziali e dell’antisemitismo nel periodo compreso tra il 1938 ed il 1945.
L’intento dello spettacolo è quello di dare un messaggio forte, il nazifascismo non fu una semplice idea politica ma un regime criminale. Gli autori mettono di fronte il diverso comportamento degli italiani del periodo, chi nascose intere famiglie di ebrei e chi rimase indifferente a tutto questo.
Lo spettacolo raccoglie testimonianze di vittime e carnefici dell’epoca, affrontando una pagina dimenticata dalla storia «con gli italiani che nel corso degli anni hanno cercato di sotterrare le loro colpe facendo apparire come cattivi solo i tedeschi, ma in realtà i sentimenti di odio e antisemitismo anche in Italia hanno generato le persecuzioni» spiegano gli autori.
“Razza di Italiani – Memorie di Ebrei nell’Italia fascista” è uno spettacolo per tutti, per non dimenticare cosa è avvenuto pochi decenni fa e ricordare di come la nostra Costituzione, nata pochi anni dopo l’immane tragedia dell’Olocausto afferma l’ugaglianza dei cittadini senza distinzione di sesso, razza, lingua e religione.
In scena c’è una porta che si tenta di aprire, ma che non si riapre, «perché una volta che sai cosa c’è dietro, quella porta non vuoi che si riapra più».
